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Telefono Amico, il servizio di ascolto che combatte la solitudine durante la pandemia

Solitudine, ansia, tristezza, rabbia, problemi relazionali. Le richieste d’aiuto a Telefono Amico Italia dall’inizio della pandemia sono state 100mila: sono aumentate del 70 per cento rispetto alla media annuale.

Un incremento che ha toccato tutti i servizi di ascolto dell’organizzazione di volontariato: le chiamate vocali (al numero unico 02 2327 2327), le chat attraverso il numero WhatsApp (345 0361628) e le email inviate attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito.

“Questo difficile anno è stato accompagnato da una diffusa sensazione di smarrimento e da importanti difficoltà nella gestione dei netti cambiamenti nella vita quotidiana, ma dal nostro Osservatorio abbiamo anche notato che ciascuna fascia d’età ha manifestato difficoltà pratiche ed emotive specifiche”, spiega la presidente di Telefono Amico Italia, Monica Petra.

Tra i giovani e i giovanissimi, “abbiamo registrato principalmente problemi esistenziali o legati alle relazioni con amici e familiari”. Tra gli adulti, invece, “abbiamo riscontrato una progressiva crescita della sensazione di solitudine con l’aumentare dell’età”. Un problema presente “nel 12 per cento delle richieste di aiuto provenienti da persone di età compresa tra 36 e 45 anni, nel 26 per cento da persone tra i 46 e i 55 anni, nel 30 per cento da persone tra i 56 e 75 anni e addirittura in quasi il 43 per cento delle richieste di aiuto provenienti da persone oltre i 75 anni”.

Proprio per arginare la sensazione di solitudine e isolamento delle restrizioni durante le feste pasquali, Telefono Amico Italia ha potenziato il servizio di ascolto telefonico: i volontari, saranno attivi H24 da sabato 3 a lunedì 5 aprile.

Una decisione analoga a quella che era stata presa dalla Onlus nel periodo natalizio. “Le festività – spiega la presidente Petra – sono un periodo particolarmente delicato per chi vive momenti di fragilità e quest’anno lo saranno ancora di più: si tratta della seconda Pasqua vissuta nel cuore di una pandemia, senza avere la possibilità di incontrare amici e parenti dopo un anno intero di durissime restrizioni”.

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