Per il 2 giugno, festa della Repubblica, vi proponiamo un murale che all’Ortica si è guadagnato il soprannome di “altare della patria della street art”.
Un murale che ci ricorda “i periodi difficili della guerra, il sacrificio di milioni di uomini ma anche la rinascita della vita democratica del Paese con la creazione della Repubblica”. Insomma, ci aiuta a “conoscere la guerra per onorare la pace”, spiega Giovanni Lanzetti, presidente dell’associazione Ortica Memoria.
Perchè l’opera fa parte del progetto Or.Me. – Ortica Memoria, che sta trasformando il quartiere Ortica in un museo a cielo aperto, attraverso 20 murales, che parlano della Milano del Novecento, toccandone la storia, i protagonisti, le donne simbolo, la Resistenza, l’industrializzazione, l’arte, la musica, il design, la moda, lo sport. Un’iniziativa di arte partecipata, patrocinata dal Comune e che, insieme al collettivo artistico degli Orticanoodles, coinvolge associazioni, studenti e residenti.
“Le due guerre mondiali sono state anche il più grosso buco nero della storia, dove l’orrore ha preso corpo e dove sono state consumate alcune delle più grandi tragedie”.
E così gli Orticanoodles raccontano queste due guerre “in un dittico, che colora con vernice ecologica il sottopasso ferroviario alla fine di via Ortica”. E per farlo hanno scelto “un punto di vista ‘locale'”, cercando di raccontare i due conflitti “dal punto di vista dell’Italia e nel contempo di omaggiare il corpo degli Alpini”. E proprio l’anno scorso, in cui cadeva anche il centenario della fondazione dell’Associazione nazionale alpini, è stato dipinta e inaugurata quest’opera.
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