Riapriranno bar, ristoranti, cinema. Ma le scuole resteranno chiuse. Riapriranno solo per garantire agli studenti di svolgere la maturità in presenza, davanti a una commissione, con un orale che, per quest’anno, sarà l’unica prova d’esame.
Intanto le lezioni continuano dietro agli schermi dei computer. Ivan Cervesato, docente di matematica e fisica al liceo scientifico Einstein di Milano, ha comprato una lavagna e ha creato un canale youtube su cui carica i video in cui spiega ai suoi studenti come fare uno studio di funzione o le leggi della gravitazione universale e, come Alberto Angela, ne racconta la storia passando in rassegna le varie civiltà.
L’ultimo video che ha pubblicato, invece, prende spunto da un tema di attualità, caro agli studenti delle superiori e al mondo della scuola: l’esame di stato. Compie un’analisi rischi-benefici sulla scelta del ministero di fare gli esami in presenza. Scrive i dati e le ipotesi alla lavagna, legge le normative con le misure di sicurezza previste e si pone delle domande. Si chiede se davvero valga la pena esporre docenti e studenti al rischio contagio e per quale tipo di beneficio.
Sotto il video, Cervesato ricorda le ragioni esposte dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per spiegare perché l’esame di maturità, a differenza di quello di terza media, si svolgerà in presenza. La ministra afferma che “è un momento importantissimo” della vita di uno studente, ricorda Cervesato. “Ecco il motivo incontestabile: è ‘un momento importantissimo’, cui immediatamente segue l’immancabile riferimento al ‘rito di passaggio’. In nome di una non meglio fondata ‘importanza del momento’, si può dunque ben assumere qualche rischio. Danni collaterali, diciamo”.
Guardate il video, non c’è bisogno di avere una forte preparazione matematica per seguire il suo ragionamento: