“La radio è lo strumento perfetto per creare inclusione”. L’idea arriva dall’istituto professionale alberghiero Carlo Porta di Milano, che in questi giorni di lockdown ha lanciato la sua web radio. Si chiama “Radio Porta-MI con te” e si può ascoltare su Shareradio (disponibili anche le pagine Facebook e Instagram).
“Abbiamo diversi progetti a scuola per l’inclusione, a cui partecipano ragazzi con e senza disabilità, e per combattere la dispersione scolastica. Come il corso di batteria, ad esempio, o i giochi logici”, racconta Sabrina Risi, docente di sostegno e referente del progetto insieme al collega Massimiliano Villani. “Ascoltiamo i ragazzi, le loro esigenze, cerchiamo di capire le loro predisposizioni e di creare le possibilità per mettere in rilievo le loro capacità”, spiega. E, anche la radio è stata un’idea che è nata da questo ascolto. Una sintesi creata dai docenti, partendo dalle attitudini e dalle passioni dei ragazzi. “Uno studente mi ha detto che gli piace montare video, a un altro scrivere, ad esempio”. E così, hanno capito che una radio, dove nessuno è obbligato ad apparire e in cui ognuno può fare la sua parte, anche dietro le quinte, senza necessariamente parlare in pubblico, poteva essere la soluzione ideale e “permettere la vera inclusione”.
E così è partito il lavoro in squadra dei professori e degli educatori. L’anno scorso hanno iniziato a muovere i primi passi, a capire cosa bisognava fare e a comprare l’attrezzatura necessaria.
Poi hanno raccolto le adesioni tra gli studenti con disabilità e non. E hanno creato la redazione, che attualmente è composta da una ventina di studenti – la maggior parte sono ragazze – di cui sei o sette con disabilità. Gli studenti hanno proposto dei nomi per la web radio e poi hanno votato: ha vinto “Porta-MI con te”. E, infine, hanno disegnato il logo.
“Nella prima metà di quest’anno, invece, ci siamo occupati della formazione degli studenti”, spiega Risi. E, un paio di settimane fa, sono finalmente andati in onda.
La distanza non li ha fermati. Fanno riunioni su Zoom con i docenti tutti i venerdì e poi si organizzano tra di loro. “Si sono divisi in gruppi, ogni redazione si occupa di un tema, a seconda dell’interesse”. Dai femminicidi alle fobie, passando per le fake news. E poi, essendo un alberghiero, non poteva mancare la ricetta della settimana. E, assicura la professoressa, i temi legati al sociale non mancheranno mai.
Scrivono i servizi e poi li speakerano, li montano e li mandano ai docenti e al tecnico della scuola, che si occupa di assemblarli e caricarli sulla piattaforma. Per il momento tutto registrato, quindi, ma “lavoreremo anche sulla possibilità di fare delle dirette”.
E il progetto sembra funzionare. “I ragazzi sono contenti. Mi ha chiamato uno studente e mi ha ringraziato”, racconta la docente. “Si sentono inclusi e sono tutti molto motivati a portare avanti la web radio della scuola”.
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