La street art omaggia il 75esimo anniversario della Liberazione. Gli Orticanoodles – già famosi per altri interventi come quello sulla ciminiera Branca e i ritratti dei cantanti sul muro del cavalcavia di San Faustino all’Ortica – stanno dipingendo un murale dedicato “a tutti gli antifascisti perseguitati di ogni appartenenza ed ogni orientamento culturale, politico, sociale, religioso e di genere”.
Questa è la dodicesima opera del progetto Ortica Memoria, che vuole trasformare il quartiere dell’Ortica in un museo a cielo aperto attraverso 20 murales, che parlano della Milano del Novecento, toccandone la storia, i protagonisti, le donne simbolo, la Resistenza, l’industrializzazione, l’arte, la musica, il design, la moda, lo sport. Un’iniziativa di arte partecipata, patrocinata dal Comune e che, insieme al collettivo artistico degli Orticanoodles, coinvolge associazioni, studenti e residenti.
In quest’ultima opera sono rappresentati alcuni milanesi, non molto conosciuti, “proprio per far capire come anche in un periodo buio per la vita democratica, molti cittadini, con consapevolezza e coraggio, non si piegarono al pensiero unico dominante del fascismo”. Gli antifascisti rappresentati sono stati scelti in collaborazione con Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), Aned (Associazione nazionale ex deportati), Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), Anpc (Associazione nazionale partigiani cristiani), Bella ciao Milano.
I colori sono stati scelti da Walter Contipelli, in arte Wally, degli Orticanoodles, per simboleggiare la carica emotiva dell’opera. Il viola rappresenta il dramma della morte e del sacrificio, il nero accentua il messaggio del dolore e il rosso raffigura la passione, le lotte, il sangue versato per la libertà. Il dipinto è in via Tucidide-Cavriana sulla massicciata davanti al murale dello sport.
“L’opera – spiega Giovanni Lanzetti, presidente dell’associazione Ortica Memoria – è già stata tracciata e già in parte dipinta. Doveva essere pronta un mese fa, ma il lavoro si è dovuto interrompere a causa del coronavirus e sarà terminato appena possibile”.
Anche tra i murales realizzati in precedenza ci sono diversi riferimenti ai valori dell’antifascismo. Nel murale dedicato alla legalità, ad esempio, c’è Tina Anselmi. In quello delle donne che hanno fatto grande il Novecento, Liliana Segre. Nel murale “Conoscere la guerra per Amare la pace”, Teresio Olivelli. In quello dedicato al lavoro c’è Teresa Noce. E poi c’è quello dedicato al comandante partigiano di quartiere, il ferroviere Luigi Morandi.
A volte uno si crede malato, e non lo è. Succede con i mali della…
“Cercavamo il modo di trasmettere la passione per l’arte a tutti i bambini". Così, durante…
"Mi chiamo Pasquale Poppa, come mio nonno, che a differenza mia era Cavaliere del lavoro…
"Il Covid ha causato un ribaltamento dei valori a cui tutti eravamo legati. Adesso siamo…
"Mia madre un po’ mi aiuta perché da brava insegnante dice di conoscere tutte le…
"Rompe una mamma Prof? Sì, molto. Perché tutti i santi giorni che separano dall’esame si…