“Il 4 aprile mi avevano detto che avremmo festeggiato il mio addio al nubilato, ma col Covid avevamo rimandato anche quello… pensavo”.
Teresa Pedrazzini e Beniamino Pacifici avrebbero dovuto sposarsi il 30 aprile. Ma, a causa del coronavirus, hanno dovuto rimandare. E così, Teresa immaginava che anche l’addio al nubilato sarebbe stato rimandato. Ma si è sbagliata.
“Alle 3 del pomeriggio, è partito l’addio al nubilato 2.0 all’insegna dell’hashtag #Sposalostesso”, racconta Teresa.
“Il tutto è cominciato con una videochiamata della mia gemella, Maria”. L’ha chiamata con una scusa: era il compleanno di una loro grande amica, “anche lei complice dell’intrigo”.
Da lì è partito il gioco. L’obiettivo era indovinare quante persone stavano partecipando alla festa.
In che modo? “Il meccanismo, pensato da quella mente geniale di mia sorella, era molto intuitivo, ma diabolico: partendo dalla videochiamata con lei, io avrei dovuto risolvere una prova per ottenere il nome del partecipante successivo da chiamare su Skype”. Il secondo interlocutore poi avrebbe proposto un’altra prova, da lui inventata, e così via.
“Il divertimento era raddoppiato dal fatto che, mentre io svolgevo le prove venivo ripresa e andavo in diretta su Facebook così che tutti gli invitati (e solo loro) potessero godersi e commentare il mio imbarazzo in tempo reale”, ironizza Teresa.
“Le prove sono state tantissime, varie e divertenti. Dalla risoluzione di un’espressione matematica al balletto imbarazzante davanti a un video. Dal karaoke sulle note di Pollon all’indovinello ‘spacca cervello’. E poi prove di enigmistica, test sportivi di corsa e piegamenti”. Insomma c’era un po’ di tutto. E la futura sposa è stata soddisfatta e decisamente sorpresa.
“È stato molto divertente. Un’occasione unica, favorita dal sole e dall’enorme giardino che ho la fortuna di avere”, aggiunge.
Ma non è finita. “Il tutto si è concluso con un video emozionante in cui ciascuno, da casa, mi salutava per incoraggiarci nell’attesa del nostro matrimonio”. Matrimonio che, salvo ulteriori direttive delle istituzioni, sarà celebrato il 23 luglio, solo con gli sposi e i testimoni. Anche se Teresa si augura che la situazione migliori “per avere vicina almeno la famiglia”.